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festa dell'Immacolata

In attesa delle feste di Natale

La festa dell’Immacolata è la prima delle feste invernali e dà inizio al periodo natalizio: l’8 dicembre per molti è il giorno in cui si prepara l’albero di Natale, le case e le strade si illuminano di addobbi e decorazioni natalizie, tutta la famiglia si incontra per cenare insieme in un’atmosfera magica e sognante.
Al Ristorante Da Dino vi aspettiamo con un menu da gourmet che vi sorprenderà dall’antipasto al dolce, in un locale accogliente e conviviale. Come ogni anno l’8 dicembre sarà un’occasione per stare insieme a tutta la famiglia e assaporare i piatti più sfiziosi della nostra cucina. Quest’anno la festa dell’Immacolata cade di sabato, non sarà forse l’occasione per un ponte lavorativo ma, per non rinunciare alla tradizione, si potrà trascorrere la giornata con amici e parenti in giro per i numerosi mercatini di Natale che si svolgono in questo periodo tra Torino e provincia.
Per concludere la serata, passate al Ristorante Da Dino ad assaggiare le specialità di mare e di terra proposte dalla nostra cucina!

La tradizione dell'albero di Natale alla festa dell'Immacolata

La festa dell’Immacolata cade l’8 dicembre e per molti coincide con l’inizio simbolico delle feste natalizie, infatti questo è il giorno in cui si usa fare l’albero di Natale e le strade si illuminano di luci colorate e festose.
In questa data si celebra l’immacolata concezione di Maria, che la chiesa vuole sia nata senza l’ombra di peccato. Non è un caso infatti che l’8 dicembre cada esattamente 9 mesi prima dell’8 settembre, il giorno della nascita di Maria.
L’Immacolata è la prima tappa del calendario dell’Avvento, che si usa tenere nelle 4 settimane che precedono il Natale.

Quest’anno l’8 dicembre cade di sabato e precede la prima domenica dell’Avvento; per chi lavora nel weekend sarà un’occasione per fare qualche giorno di ferie e dedicare del tempo di qualità alla famiglia, decorando la casa con gli addobbi e le luci natalizie.

Molti infatti approfittano di questa giornata per preparare l’albero e spargere lo spirito natalizio per tutta la casa, ma anche per realizzare da sé gli addobbi che mancano con il fai da te, magari divertendosi assieme ai bambini.
L’albero di Natale è una tradizione che arriva dall’Europa del Nord e probabilmente deriva da un culto pagano, la celebrazione del “Sol invictus”, il solstizio d’inverno: il 25 dicembre infatti è il giorno in cui le giornate smettono di accorciarsi, per iniziare ad allungarsi nuovamente nel nuovo anno.

L’albero rappresenta quindi la natura che sconfigge il freddo per rinascere portando la primavera.
Sotto all’albero non può mancare il presepe, con tutti i suoi personaggi (tranne il Bambin Gesù, che dovrà aspettare il 24 dicembre per apparire). Se lo preparate con piccoli i casa, sarà un pomeriggio di risate e allegria, che ricorderete sempre con affetto.
Vuole la tradizione che ogni anno si aggiunga un personaggio a quelli già presenti, che sia un pastorello, una pecorella, un musicante con il suo strumento… Molte famiglie proprio in questo periodo visitano i numerosi mercatini natalizi per cercare le statuine mancanti e qualche addobbo originale che andranno ad arricchire e rendere più belli l’albero e il presepe.
Se cercate delle nuove decorazioni, vi consigliamo di fare un giro per i vari mercatini natalizi che si svolgono a Torino e provincia durante tutto il mese di dicembre: tra le numerose bancarelle artigianali troverete sicuramente quello che cercate.

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La festa dell'Immacolata in giro per l'Italia

I festeggiamenti per l’8 dicembre sono diffusi in tutta Italia, ma ogni regione celebra l’Immacolata con le proprie tradizioni.
A San Bartolomeo si accende un grande falò all’ora del tramonto, facendo una pira di legna a forma piramidale. Questa tradizione antica risale alla notte dei tempi e ha un profondo significato socializzante prima che religioso: il falò invita la gente a raccogliersi attorno al fuoco e stare insieme per allontanare il freddo e la solitudine dell’inverno. Il fuoco rappresenta un esorcismo contro l’inverno e la purificazione della terra, che dopo potrà riprendere a crescere più fertile di prima.

A Milano la festa si fonde con quella di Sant’Ambrogio, patrono della città che si celebra il 7 dicembre.
È una festività molto sentita e i milanesi non rinunciano mai ad un weekend fuori porta, a sciare o a visitare una città, anche quando la data cade nel fine settimana.
L’usanza di accendere fuochi è molto viva e sentita anche in Puglia, Abruzzo e Umbria, dove la festa dell’Immacolata prende il nome di “notte dei fuochi e dei faughi”: si accendono grandi falò per le strade che simboleggiano la volontà di illuminare il cammino di Maria verso Betlemme, oppure di riscaldare i panni freddi del Bambin Gesù. I faugni invece sono delle grandi torce che vengono portate in processione lungo le vie del paese.

A Bari le celebrazioni per l’Immacolata durano 9 giorni, tra processioni, canti e preghiere. Qui l’albero si addobba il 6 dicembre, nel giorno di San Nicola, il patrono della città.

Tutti i rituali per celebrare l’Immacolata hanno origini molto antiche e sono accomunati dal riunire la comunità del paese in una grande festa che coinvolge tutti, durante la quale si mangiano i cibi tradizionali: polenta, salsiccia, fritto di maiale al nord; crespelle ripiene di alici salate, cavolfiore e peperoni secchi al sud.
In molte zone è usanza aprire la botte per degustare il vino della nuova annata, accompagnato dalle frittelle intinte nel miele.

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